Chi Siamo

Le annotazioni che Leonardo ha trascritto nei suoi manoscritti abbracciano, come si sa, molteplici campi d’interesse: dall’anatomia all’astronomia, dalla geologia alla fisica, dalla geometria alle macchine da guerra, all’architettura e molto altro.

Le osservazioni dell’autore, trascritte in migliaia di pagine, vengono oggi percepite con comprensibile e rinnovato stupore. Vi è, inoltre, nei suoi scritti un’aleggiante componente di mistero e, per certi versi, a torto o a ragione, di oscuro e segreto, a conferma di una personalità complessa e controversa.

Tutti questi sentimenti sono racchiusi nei suoi taccuini che vengono oggi immaginati come un antico e segreto scrigno delle meraviglie.

Dopo anni di sperimentazione, Apocrifa da Vinci ha prodotto nel suo laboratorio un catalogo di repliche dei manoscritti di Leonardo da Vinci interamente realizzate a mano con tecnica di scultura della carta e arricchite da preziosi commentari e confezioni artigianali in pelle.

Alessandro Tartaglione e i suoi collaboratori hanno sviluppato un procedimento esclusivo di lavorazione a mano di ogni singolo foglio dei codici, replicando, fin nei minimi dettagli, tutti i particolari degli originali.

L’incisione delle lacerazioni con bisturi, il ritocco delle macchie e dei colori con pennelli a evidenziare i particolari, il metodo naturale di antichizzazione della carta applicato su ogni singolo foglio dei codici e su ogni disegno sono passaggi fondamentali che rendono tutti gli esemplari prodotti unici, seppur multipli nella tiratura.

Il ruolo dell’autore della replica acquisisce così un’importanza primaria per trasmettere all’immaginario collettivo l’emozione di sfogliare un originale. Egli, attraverso la sua sensibilità e il suo intervento sulle pagine manoscritte e sui disegni, crea repliche che si differenziano concettualmente e concretamente dai facsimili esistenti, realizzati in maniera industriale.

L’obiettivo primario di Apocrifa da Vinci è stato di connotare in maniera univoca ogni replica attraverso il coinvolgimento sensoriale del fruitore: la vista, attratta dai fogli scritti da Leonardo ma anche dalla lavorazione dedicata alle pagine; il tatto, sollecitato dalla rugosità e dall’imperfezione della carta; l’udito stimolato dal suono antico e cupo prodotto dallo sfogliare delle pagine; l’olfatto da una leggera profumazione conferita alle repliche.

In definitiva, i lavori prodotti esibiscono uno spessore estetico che guadagna una dimensione di risonanza perché si richiama alla scrittura ed ai disegni che Leonardo ha lasciato nei suoi codici ma anche ai segni che il tempo ha lasciato sulle pagine.